Il gusto "esotico" di Gentile da Fabriano nel capolavoro del Gotico internazionale l'"Adorazione dei Magi" | Gold Fashion Italy
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Il gusto “esotico” di Gentile da Fabriano nel capolavoro del Gotico internazionale l'”Adorazione dei Magi”

Il gusto “esotico” di Gentile da Fabriano nel capolavoro del Gotico internazionale l'”Adorazione dei Magi”

Per la sua realizzazione Palla di Noferi Strozzi, all’epoca il cittadino più ricco di Firenze, facoltoso mercante di stoffe ed umanista, spese ben 150 fiorini d’oro, una cifra di tutto di rispetto per la pala d’altare commissionata a Gentile da Fabriano per la nuova cappella in Santa Trinità che il Ghiberti stava ultimando in quegli anni.

Le aureole di Maria e di Giuseppe sono ornate da lettere arabe, il tema è quello dell’Adorazione dei Magi, un topos caro nella Firenze dell’epoca e questa è la spettacolare rappresentazione di Gentile da Fabriano, capolavoro dell’artista marchigiano e suprema espressione del gotico internazionale.

L’opera datata 1423 è conservata alla Galleria degli Uffizi e attualmente fa parte del percorso espositivo della mostra “Islam e Firenze. Arte e collezionismo dai Medici al Novecentosotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in concomitanza e in collaborazione con la mostra della Galleria Nazionale delle Marche a Urbino dal titolo “Il Montefeltro e l’Oriente islamico”.

L’Adorazione dei Magi, dipinto a tempera e oro su tavola, permise a Gentile da Fabriano di esprimere attraverso una scena sfarzosa e opulenta l’altrettanta ricchezza e grandezza del suo prestigioso committente, appassionato di cultura greca e dell’arte bizantina, collezionista di antichi codici e studioso del greco con Emanuele Crisolora.

Non è un caso quindi il grande impiego di oro e argento nella decorazione delle vesti, ma anche nei finimenti dei cavalli e dei cani da caccia, nelle spade, nei doni, applicati a foglia e poi incisi a mano libera oppure con l’applicazione a pastiglia per ottenere l’effetto del rilievo.

L’immagine complessiva della parte centrale è di una grande scena festosa, quasi una battuta di caccia, piuttosto che di una scena religiosa, la tavola brilla di una luce potente che proviene dagli stessi personaggi, il momento è quello in cui il corteo si ferma davanti alla Sacra Famiglia, con al centro i Re Magi che vengono rappresentati nelle tre età dell’uomo, giovinezza, maturità, vecchiaia, mentre alle loro spalle, tra gli astanti viene raffigurato anche il committente.

Il racconto dei Magi giunti per adorare il Bambino parte dalle lunette in cui viene scandito il loro cammino, dalla visione della stella cometa, fino all’arrivo nella città di Gerusalemme infine con la loro entrata in città. Nella predella invece si recupera un linguaggio più sobrio dedicato ad alcuni episodi dell’infanzia di Gesù, la Natività, la Fuga in Egitto e la Presentazione al tempio.

La curiosità. Nel 1970 Poste italiane nella serie natalizia, emise un francobollo che riproduceva la parte centrale dell’opera di Gentile da Fabriano, celebrando ancora una volta questo grande capolavoro dell’arte italiana di tutti i tempi. Sebastiana Gangemi

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